Un po’ di storia
Il primo seme dell’adorazione eucaristica nella Chiesa di S. Martino è stato gettato la sera della morte di Giovanni Paolo II°, sabato 2 aprile 2005, quando la comunità di S. Stefano si raccolse in preghiera per lui e da quel momento fu deciso di accendere in quel luogo un punto di preghiera mensile in Diocesi per sostenere la famiglia soprattutto nei suoi aspetti di fragilità. Da allora ha preso forma e concretezza un progetto, nato diversi anni prima, per la realizzazione di uno spazio, nei locali adiacenti alla chiesa di S. Martino, destinato alla cura della famiglia nei suoi aspetti psicologici, morali, spirituali. Ma fu avvertito subito che quel centro doveva essere sostenuto da un luogo di adorazione eucaristica come preghiera di lode, intercessione e riparazione soprattutto per le “ferite” familiari. E così è stato. Il 1° marzo 2009 è stata inaugurata l’Adorazione Eucaristica e il 21 novembre dello stesso anno è stato inaugurato il Centro per la Famiglia Via della Pace. Dalla morte del Santo Padre Giovanni Paolo II°, sono sorte in tutto il mondo centinaia e centinaia di cappelle di adorazione, sottolineando ognuna una particolare intenzione di preghiera…
Per la realizzazione di quest’Opera, sono state coinvolte tutte le parrocchie del Vicariato di Campi attraverso una missione fatta dai Padri della Fraternità Monastica di Gerusalemme di Pistoia. Hanno aderito alla proposta di diventare adoratori, iscrivendosi ad un turno di un’ora alla settimana, 107 persone provenienti dalle zone più varie di Campi Bisenzio ed oltre. Il desiderio era quello di fare di quel luogo, un’oasi di preghiera incessante, di giorno e di notte, dove l’adorazione non avesse avuto mai interruzione, ma il numero delle persone e le ore scelte determinarono di costituirla solo diurna. Così, grazie alla fedeltà di queste disponibilità, l’adorazione eucaristica è presente dal lunedì al sabato di ogni settimana dalle 8,00 alle 20,00 di ogni giorno. Dal 1° marzo 2010 è stata anche istituita una Confraternita del S.S. Sacramento e di S. Martino dove si sono iscritti molti degli adoratori dei turni settimanali ed altre persone (circa 40) che hanno l’impegno di una sola ora mensile nei tempi a loro più opportuni.
Nella Chiesa di S. Martino, adesso oltre ai 120 adoratori iscritti sostano ogni giorno decine e decine di persone che entrano anche solo per una breve preghiera. In questi anni sono state scritte dai fedeli circa 1400 intenzioni di preghiera per poter condividere le attese e le speranze di ognuno! La Chiesa di S. Martino di Via della Pace, è diventata davvero per molti un’oasi di pace dove recuperare la dimensione del silenzio nel tumulto dei nostri affanni e dei rumori della città.
Qui l’adorazione è di 12 ore al giorno, dal 30 giugno 2001 il giovedì è fino a mezzanotte, ma noi vogliamo continuare a sognare che presto si possa aggiungere anche la notte. (il primo lunedì del mese dopo la celebrazione eucaristica l’adorazione rimane tutta la notte!)
Quanto sarebbe bello sapere che nel cuore di ogni notte tante persone a turno sostano davanti al Signore per rendere incessante questa preghiera di intercessione per le urgenze e i bisogni della famiglia, della Chiesa e della società! Quante persone svegliandosi nella notte sarebbero confortate dall’idea che in quel preciso momento c’è un cuore che adora anche per loro?! Sapere che mentre i nostri giovani ritardano a rincasare di sera, qualcuno veglia e intercede anche per loro!
E adesso l’invito che diventa un appello accorato e pressante alle persone che vivono nella città di Campi e nelle località limitrofe:
Diventate adoratori!
Regalate a Gesù un’ora del vostro tempo o durante il giorno oppure nelle ore più quiete delle sera o della notte! Il Signore Gesù vi ricompenserà con il Dono della Sua Presenza viva nella vostra vita e con essa regalerà tanti tesori di Grazia a voi, ai vostri cari, alle vostre comunità e alla Chiesa tutta! grazie
Ma vediamo adesso le ragioni e la struttura dell’adorazione Molti dicono che non c’è bisogno di fare adorazione perpetua. Far sorgere un punto in cui quotidianamente per trecentosessantacinque giorni all’anno si sosta in preghiera davanti alla Presenza reale di Gesù significa anticipare qui in terra ciò che avviene in Cielo, dove la lode al Signore è incessante. In cielo infatti le schiere degli Angeli e dei Santi, uniti in eterna esultanza cantano ad una sola voce la santità di Dio. Gli prestano servizio giorno e notte (dal Libro dell’Apocalisse). Pertanto l’Adorazione in Paradiso è Perpetua e quindi, se vogliamo entrare nella dimensione dell’Eternità possiamo esperimentare già da ora il nostro destino finale, vivendo quella che è la dimensione più vera dell’esistenza. Anche la struttura organizzativa dell’adorazione, fa riferimento al libro dell’Apocalisse dove al capitolo 4 vengono presentati i quattro esseri viventi ed i ventiquattro vegliardi, che costituiscono l’ossatura portante dell’Adorazione Perpetua Celeste. i 4 Responsabili di Fascia Oraria ed i 24 Coordinatori di Ora sostengono l’Adorazione Eucaristica Perpetua.
Ma potremmo chiederci: Cos’è l’Adorazione? Quale è la missione dell’adoratore? L’adorazione Eucaristica è un tempo trascorso in preghiera davanti al Sacramento dell’Eucaristia esposto solennemente, dove c’è la Presenza Reale di Gesù con il Suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità, nascosta nell’Ostia consacrata. L’adorazione è l’atto più alto di una creatura umana nei confronti del suo Creatore: mettersi ai Suoi piedi in atteggiamento di filiale ascolto e di lode, reverenza e accoglienza di tutto quanto proviene da Lui. Chi adora si pone alla Presenza del Dio Altissimo, Creatore e Salvatore di tutto l’universo…nascosto in quella piccola Ostia silenziosa e fa di questa Presenza il centro della sua attenzione e del suo cuore.
L’adoratore, nell’ora da lui scelta e a lui affidata, è il custode e intercessore che rappresenta la sua famiglia, la Chiesa e l’umanità e in quel tempo prezioso che ha deciso di regalare totalmente al Signore riceve molti benefici personali. La sua fedeltà all’incontro con Gesù, nel silenzio del cuore, manifesta al mondo il primato di Dio: in mezzo alla moltitudine degli impegni, egli lascia tutto per stare da solo con il Signore e resta fedele a quell’incontro nella gioia più profonda, o nel dolore più acuto. Con la pace nel cuore, o nel colmo dell’angoscia; Quando lo spirito trabocca d’amore, o nel colmo dell’aridità. Prima di decisioni importanti, o per ringraziare Dio di averle prese. Quando siamo forti, o quando siamo deboli. Nella fedeltà, o nel peccato.
Viene spontaneo chiedersi: come si adora Gesù? Si adora sforzandosi di fare silenzio dentro ed intorno a sé, per permettere al Signore di comunicare col nostro cuore ed al nostro cuore di comunicare con Lui. Si può adorare in molti modi, ma il modo migliore è una preghiera di silenzioso amore fissando lo sguardo verso l’Eucaristia, che è il segno vivo dell’amore che Gesù ha per noi con la Sua Presenza reale e sostanziale; si medita sul mistero della Sua sofferenza, della Sua morte e risurrezione. Suonano sempre forti e vere le parole dei Santi. S. Teresa D’Avila, dottore della Chiesa e maestra di preghiera ci dice in proposito: “ Pensate di trovarvi innanzi a Gesù Cristo, conversate con Lui e cercate di innamorarvi di Lui, tenendolo sempre presente”.
Ma adorare è soprattutto lasciarsi amare dal Signore, entrando già da ora nell’esperienza del Paradiso. Al tempo stesso la scoperta della Presenza viva e reale del Signore che ama ciascuno di noi, fa nascere un sentimento di stupore e gratitudine che riversiamo nella vita dei nostri fratelli. L’adoratore, nella misura in cui intensifica questo rapporto con il Signore, fa esperienza di camminare alla Sua Presenza in tutte le ore della sua vita quotidiana, “tenendolo sempre presente “ come ci ricordava S. Teresa.