Preghiera dei malati
Vergine Maria,
Madre di Misericordia
con fiducia filiale
mi rivolgo a Te.
Credo fermamente
che tu mi sostenga nella sofferenza,
come hai fatto con Gesù,
tuo Figlio, nel cammino verso il Calvario.
Quando la mia croce sarà troppo pesante,
aiutami a portarla
e a non scoraggiarmi.
Vergine Maria, Madre nostra
prega per me e per tutti coloro
che mi aiutano e manifestano il loro affetto.
Per tua intercessione,
Gesù Tuo Figlio ci colmi,
della sua Pace
e ci mantenga nella Speranza.
Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa
O Vergine immacolata, Madre di Dio e Madre nostra con la più viva confidenza nella tua potente intercessione tante volte manifestata per mezzo della tua Medaglia, umilmente ti supplichiamo di volerci ottenere le grazie, che ti chiediamo con questa novena.
Richiesta di una grazia …
O Vergine della Medaglia Miracolosa che sei apparsa a Santa Caterina Labouré come mediatrice del mondo e di ogni anima in particolare, con fiducia affidiamo alle tue mani e al tuo cuore le nostre suppliche.
Degnati di presentarle al Tuo Divin Figlio e di esaudirle, se sono conformi alla Divina Volontà e utili alle nostre anime.
E, dopo aver volto verso Dio le mani supplichevoli, abbassale su di noi e avvolgici con i raggi delle tue grazie, rischiarando le nostre menti, e purificando i nostri cuori, affinché, con il tuo aiuto, possiamo giungere un giorno alla beata eternità.
Amen.
Il Rosario
Il Rosario? Un tesoro da riscoprire! Avete guardato una corona? È una catena, ma una dolce catena, che ci lega a Dio nostro Padre e agli altri, fratelli nostri in Cristo. Tale catena filiale e fraterna converge verso una croce perchè è il Cristo che apre e conduce il cammino della preghiera.
« Recitare il Rosario non è nient’altro che contemplare con Maria il volto di Cristo » (Lettera sul Rosario di Giovanni Paolo II)
Alla base del metodo: Con Maria navighiamo sul mare della vita! I misteri gaudiosi, dolorosi o gloriosi della vita di Cristo, che con Lei contempliamo nel Rosario, saranno il nostro punto di riferimento e come il mare riflette il cielo, essi daranno una coloritura particolare alle nostre giornate.
Una preghiera litanica: Ripetere, può essere noioso?… Forse no se ci lasciamo compenetrare dal mistero dell’amore, che non si stanca di volgersi alla persona amata… Cristo, non ha solo un cuore divino, ma anche umano. « Mi ami-tu? » chiede Gesù per tre volte a Pietro. E per tre volte, Pietro risponde: « Signore tu sai che ti amo ». La bellezza di questa ripetizione, che manifesta l’amore, è contenuta nel rosario.
Lasciamo parlare Dio: Anche se conosciamo bene il passo del Vangelo, che viene proposto dal mistero, all’introduzione di ogni decina, dobbiamo pensare che è per il nostro tempo e per ciascuno di noi. Nel silenzio interiore, la Parola di Dio agisce in noi con un’efficacia particolare.
Il ricorso all’immaginazione: I venti misteri del rosario sono come venti quadri che ci fanno entrare più profondamente nell’intimità di Gesù e di Maria. Possiamo immaginare dentro di noi i luoghi e le circostanze dell’ episodio della vita del Salvatore e della Madre sua, aiutandoci talvolta con un’ immagine.
Una grazia da chiedere: Attraverso la contemplazione del mistero e ascoltando il nostro cuore chiediamo a Gesù, per intercessione di sua madre, la grazia, di cui abbiamo bisogno, per mettere in pratica, durante la giornata, il vangelo meditato.
Come utilizzare il Rosario
Scegliamo tra le quattro serie di misteri, quella che vogliamo meditare con il rosario. La Chiesa raccomanda un certo ordine. Rimandiamo: I misteri gaudiosi, I misteri luminosi, I misteri dolorosi, I misteri gloriosi.
All’inizio del rosario, il Segno della Croce è il punto di partenza del nostro cammino di contemplazione. Poi affermiamo la nostra fede con il Credo.
Al primo grano, diciamo un Padre nostro: Gesù vuole metterci in comunione col Padre. Che grande onore per noi! Insegnandoci a chiamare Dio « Padre », fa di noi suoi fratelli e ci rende fratelli tra noi.
Nei tre grani seguenti, tre Ave Maria: Riprendendo le gioiose parole dell’Arcangelo Gabriele e di Elisabetta alla Vergine Maria, condividiamo la loro meraviglia davanti al Capolavoro di Dio.
Poi diciamo un Gloria: La nostra prospettiva è il mistero trinitario!
Poi, forti della relazione privilegiata di Maria con Gesù, affidiamo la nostra vita e l’ora della nostra morte all’intercessione di Colei che è Madre di Dio.
In seguito si recitano le cinque decine.
Per ognuna, si considera dapprima un avvenimento della vita di Gesù e di Maria tratto dal Vangelo, poi al primo grano, recitiamo il Padre Nostro, e nei dieci grani seguenti le Ave Maria.
Si termina con un Gloria. Alla fine, si può concludere il rosario con l’invocazione della Medaglia Miracolosa:
« O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te ».
I Misteri Gaudiosi da meditare il lunedì e il sabato
Il Vangelo di S. Luca è quello che ha più notizie sull’infanzia di Gesù. Il suo simbolo è il toro, uno dei quattro esseri che circondano il trono di Dio nell’ Apocalisse di S. Giovanni. Medico di origine pagana, San Luca ha accompagnato S. Paolo nei suoi viaggi. Le capacità letterarie, la delicatezza e la gioia per la venuta del Figlio di Dio tra gli uomini per la loro salvezza, che ci vuole comunicare si dispiegano nelle due parti della sua opera: il terzo Vangelo e gli atti degli Apostoli.
I Misteri Luminosi si meditano il giovedí
Il racconto del secondo Evangelista, san Marco, inizia nel deserto, il cui simbolo è il leone, dove Gesù si ritira prima di iniziare la vita pubblica. Marco ha accompagnato l’apostolo Paolo durante il suo primo viaggio. In seguito ha vissuto nella comunità di Roma, verso l’anno 70, a Roma fu il confidente e il segretario di Pietro. Il suo Vangelo dunque trasmette la dottrina e l’insegnamento del Capo degli Apostoli. È il più breve dei Vangeli, scritto in uno stile semplice, vivo e pittoresco, ricco di dettagli concreti. Senza dubbio Pietro aveva conservato del suo mestiere di Pescatore l’attitudine ad osservare; qui le reazioni, i sentimenti sono colti dal vivo e i personaggi rappresentati in modo coinvolgente!
I Misteri Dolorosi da meditare martedì e venerdì
Descriviamo la narrazione della Passione di Cristo, le diciotto ore terribili prima della sua morte ci fanno scoprire le profondità dell’amore di Dio per noi. La descrizione della « Passione » fatta da Giovanni, che la liturgia romana fa leggere il Venerdì Santo, è la più toccante. Non soltanto S. Giovanni è un narratore impareggiabile, ma un testimone, che ha visto e udito. Discepolo della prima e dell’ultima ora, scrisse i suoi « ricordi » a Efeso (in Asia minore), verso la fine del I secolo. Il suo Vangelo inizia «in cielo », presso Dio, per questo, il suo simbolo è l’aquila. Il prologo, così coinvolgente, annuncia il mistero del Verbo di Dio incarnato, che appare come la chiave della storia. Giovanni, che è stato chiamato il teologo, ha, per primo, intravisto il posto di Maria nella storia della salvezza. Il suo racconto, semplice, ma colorito e dettagliato, possiede una potenza evocativa straordinaria. L’Evangelista utilizza immagini della creazione: la luce, l’acqua, il vento, ma anche realtà quotidiane della sua epoca: la vite, il pane, il pastore. Giovanni ci lascia un’immagine viva del suo Maestro, lui il testimone e l’amico, la cui anima era in armonia con quella di Cristo.
I Misteri Gloriosi da meditare il mercoledì e la domenica
I misteri gloriosi celebrano il trionfo di Cristo sul potere delle tenebre. San Matteo, uno dei dodici apostoli, che inizialmente era un esattore delle imposte, racconta minuziosamente le abitudini di vita della Palestina, e cita frequentemente l’ Antico Testamento per dimostrare che Gesù è il Messia atteso, il Re dei Giudei, Colui che ha portato a termine le Scritture. Il suo simbolo è l’uomo, perché inizia la sua testimonianza con la genealogia di Gesù. Con grande preoccupazione pedagogica, propone una catechesi in capitoli ben organizzati : cinque grandi discorsi poi la narrazione della Passione. L’Evangelista fa scoprire la Chiesa, con la coscienza che è il vero Israele il Popolo di Dio che porterà frutto.