LA MIA TESTIMONIANZA SU PADRE CANDIDO
di p. Alfredo Pallotta C.P.
Come abbiamo già letto è stata introdotta
la causa di beatificazione del padre Candido.
Prima che il Padre celeste mi chiami a sé, mi sento in dovere di lasciare questa mia testimonianza sul carissimo padre Candido che mi ha voluto tanto bene in vita e me lo ha dimostrato anche dal Cielo. Ed è proprio da qui che voglio iniziare.
È vero che quello che sto per dire, l’ho già scritto sul mio libro “Un esorcista si confessa”, ma lo voglio sottolineare in modo particolareÈ anche vero che questa mia testimonianza non avrà valore per la sua canonizzazione, perché ciò che la Chiesa richiede per tali cause sono le virtù esercitate in grado eroico.
A questo ci penseranno gli addetti alla sua causa. Ma, oltre alle virtù, la Chiesa richiede i miracoli. In questa mia testimonianza, io non posso presentare nessuno, intendo dire di ordine fisico, ma di ordine spirituale? Ci sono infatti mali fisici e mali morali.
Uno di quelli più terribili e difficili a guarirsi è la possessione diabolica; qualcuno mi potrebbe obbiettare: “…allora anche l’esorcista compie miracoli quando libera un ossesso dalla possessione diabolica”.
Prima di tutto dobbiamo sottolineare che non è l’esorcista che libera dal maligno, ma Dio. E’ un suo miracolo al quale ha chiamato a collaborare anche l’esorcista. Può Dio mandare dal Cielo per liberare chi è terribilmente tormentato da satana ? È Lui il padrone. Anche in questo caso è Dio che libera per mezzo di un angelo o di un santo.
Nella scrittura abbiamo molti casi nei quali Dio manda i suoi angeli in aiuto o a liberare i suoi servi fedeli che si trovano in difficoltà. Nel mio caso Dio manda padre Candido a liberare una donna dalla possessione diabolica. Sottolineo che è Dio che manda!.
Padre Candido infatti, fa sentire la sua presenza mentre sto esorcizzando una donna a me antecedentemente sconosciuta. E si presenta con credenziali non umane ma divine.