“Il serpente era il più astuto di tutti gli animali” (Gn. 3,1)
I confini che delimitano la materia della riflessione di questa sera sono la Scrittura e il Magistero che legge ed interpreta la Scrittura.
QUADRO TEOLOGICO
1. «E Dio vide che […] era cosa buona […] era cosa molto buona» (Gn1,4.10.12.18.21.31)
2. “23Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. 24Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo…” (Sap. 2,23-24).
3. “E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”. (Ap.20,10).
4. “Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà (i suoi servi). E regneranno nei secoli dei secoli…” (Ap. 22, 5).
PRIMA DELL’INFERNO: LA VITA ETERNA
“Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo”. (Gv. 17,3).
1. La vita eterna ha inizio nel tempo e nasce e cresce dall’incontro e dalla relazione con il Padre attraverso l’umanità di Cristo.
2. Conoscere Dio significa fare esperienza di Lui.
3. Chi è Dio? Giovanni, nella sua prima lettera, dice che Dio è Amore, Charitas, Agàpe…
4. Conoscere Dio allora è fare esperienza dell’Amore che viene da Lui.
5. La vita eterna è rimanere in questo Amore da ora per sempre.
6. La nostra vita deve crescere nella misura dell’Amore di Cristo.
7. Ecco che allora il giorno della nostra ricapitolazione, della nostra morte, saremo giudicati sull’Amore. (Cfr. Mt. 25).
8. Nell’incontro con Cristo Giudice Misericordioso, il fuoco del suo amore brucerà completamente i peccati (tutto ciò che è andato contro la carità) … il purgatorio
9. Se nelle fiamme brucerà tutta la nostra vita per mancanza di amore perché tutta era peccato? Cosa rimarrà? L’inferno.
10. Noi non possiamo giudicare neanche noi stessi, ma cercare di camminare con Gesù e nel suo Amore è la nostra vocazione e dobbiamo, se vogliamo, rispondere. Per questo siamo nati: essere amati ed amare.
11. Vediamo però cosa dice la Scrittura:
LETTURA di Apocalisse 21, 1-8
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Catechismo dei Giovani (Scheda: le ultime realtà)
Il paradiso e l’inferno, il compimento ultimo e la perdizione definitiva dell’esistenza umana: sono realtà che toccano da vicino la nostra vita. Per questo talvolta la fantasia si è accesa nel tentativo di dare colori precisi à questi ultimi quadri della vita. Di essi però non abbiamo esperienza diretta e quindi ci vengono a mancare le parole adatte a descriverli. Dobbiamo ricorrere al linguaggio dei simboli, usati con varietà e ricchezza dalla parola di Dio. Vogliamo ricordare almeno alcuni dei simboli e delle espressioni più significative.
Il banchetto nuziale che Dio ci prepara ( Matteo 22,1-14 ). Il banchetto evoca l’idea della festa e della comunione. amichevole tra gli uomini che insieme gustano la bellezza delle cose. Le nozze richiamano l’incontro di un amore che si fa pieno e gioioso. La visione di Dio faccia a faccia ( 1Corinzi 3,12 ). È come giungere a vedere una persona che ci ha sempre amati e che sempre abbiamo atteso di incontrare. Sarà uno sguardo che farà vibrare tutto il nostro essere sui toni dell’amore e ci donerà la pienezza della pace.
La «vita eterna» ( Giovanni 10,28 ). Abbiamo esperienza di una vita povera, minacciata, fragile. Non si tratta di pensare questo tipo di vita, prolungato all’infinito. L’eternità è caratteristica propria di Dio. La nostra vita sarà colmata dalla sua pienezza e dalla sua perfezione.
La «vittoria» ( Apocalisse 3,5 ). L’esistenza attuale è come una competizione, una lotta, una prova. Chi rimarrà fedele, ne uscirà vincitore. Dio allora ci svelerà veramente chi siamo, ci darà un voltò nuovo ed un nome definitivo.
«Un nuovo cielo e una nuova terra» ( Apocalisse 21,1 ). Tutto il male sarà per sempre sconfitto. Avverrà la riconciliazione piena tra Dio e gli uomini, degli uomini tra loro, dell’umanità con il mondo trasfigurato. Sarà la pace vera e totale.
Non sempre il tempo della vita basta a farci raggiungere una sintonia piena con il Signore. La bontà di Dio ci dona allora un altro spazio di purificazione, il purgatorio, fino a prepararci alla perfetta comunione del cielo.
L’inferno è la massima infelicità per l’uomo. Anche in questo caso la Bibbia si esprime con immagini.
Il «fuoco eterno» ( ) esprime con realismo la condizione di dolore e distruzione in cui giace l’uomo per sempre lontano da Dio.
Il «pianto e stridore di denti» ( ), oltre che il dolore, evoca lo stato di rabbia e di impotenza per la felicità definitivamente perduta.
Le «tenebre esteriori» ( ) fanno pensare al cuore umano che cerca, nel suo intimo, la luce di Dio e la casa del Padre ed invece ne rimane per sempre escluso, prigioniero del mondo solitario che con il suo egoismo peccaminoso si è creato.
La «seconda morte» ( ), la morte eterna, ci fa comprendere come la lontananza definitiva dal Dio della vita sia per l’uomo la perdita irrimediabile di tutti i doni che potevano costituire la sua felicità piena.
Paradiso e inferno non devono farci pensare ad un Dio giudice terribile, e alla nostra sorte eterna come qualcosa che incombe paurosamente su di noi. Dio in Gesù Cristo ha mostrato definitivamente a noi un volto benevolo. Egli opera instancabilmente per la nostra salvezza e realizzazione piena. Solo la chiusura cosciente e totale dell’uomo, fermo nel proprio peccato, può impedire il ritorno alla casa del Padre e l’accesso al gioioso banchetto della vita.
“LA FEDE PROFESSATA”
SIMBOLO DEGLI APOSTOLI
IO CREDO IN DIO, PADRE ONNIPOTENTE, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA. E IN GESÙ CRISTO, SUO UNICO FIGLIO, NOSTRO SIGNORE, IL QUALE FU CONCEPITO DI SPIRITO SANTO NACQUE DA MARIA VERGINE, PATÌ SOTTO PONZIO PILATO, FU CROCIFISSO, MORI E FU SEPOLTO; DISCESE AGLI INFERI; IL TERZO GIORNO RISUSCITÒ DA MORTE; SALÌ AL CIELO, SIEDE ALLA DESTRA DI DIO PADRE ONNIPOTENTE: DI LÀ VERRÀ A GIUDICARE I VIVI E I MORTI. CREDO NELLO SPIRITO SANTO, LA SANTA CHIESA CATTOLICA, LA COMUNIONE DEI SANTI, LA REMISSIONE DEI PECCATI, LA RISURREZIONE DELLA CARNE, LA VITA ETERNA. AMEN.
“LA FEDE PREGATA”
DALLA PREGHIERA EUCARISTICA I
Accetta con benevolenza, o Signore,
l'offerta che ti presentiamo noi tuoi ministri
e tutta la tua famiglia:
disponi nella tua pace i nostri giorni,
salvaci dalla dannazione eterna,
e accoglici nel gregge degli eletti.
NB: Il tempo intermedio è quello più soggetto a varie falsificazioni:
il problema della reincarnazione, delle anime vaganti, degli spiriti guida, dello spiritismo, …
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CHI È SATANA? E GLI ANGELI RIBELLI?
PERCHÉ IL DEMONIO COMBATTE DIO E L’UOMO?
LETTURA di Apocalisse 12, 1-18
Dal Catechismo degli adulti
Gli spiriti ribelli
[381] Altri angeli sono invece nemici dell’uomo. Sono chiamati demòni. Accecati dall’orgoglio, si sono ribellati a Dio con una scelta irreversibile e perciò impossibile da perdonare. Vorrebbero trascinare tutto e tutti nella perdizione e nel nulla. Secondo il linguaggio simbolico del Nuovo Testamento, abitano tra la terra e il cielo, quasi per soffocare la speranza dell’uomo e impedirgli di guardare in alto: «La nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma... contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti» (Ef 6,12).
Satana
[382] I demòni hanno come capo Satana. La sua forza distruttiva e il suo influsso nella storia sono indicati dalla Bibbia in termini impressionanti: «il principe di questo mondo» (Gv 12,31); «il grande drago, il serpente antico... che seduce tutta la terra» (Ap 12,9); «omicida fin da principio... e padre della menzogna» (Gv 8,44), «colui che della morte ha il potere» (Eb 2,14); il «maligno» che domina «tutto il mondo» (1Gv 5,19). Bisogna dunque vedere in lui una persona, malvagia e potente che, attraverso un’illusione di vita, organizza sistematicamente la perdizione e la morte.
Si può riconoscere un suo influsso particolare nella forza della menzogna e dell’ateismo, nell’atteggiamento diffuso di autosufficienza, nei fenomeni di distruzione lucida e folle. Ma tutta la storia, a cominciare dal peccato primordiale, è inquinata e stravolta dalla sua azione nefasta. Secondo la concezione biblica, le varie forme di male sono in qualche modo riconducibili a lui e ai demòni suoi complici. La Chiesa ritiene che «tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo, che durerà... fino all’ultimo giorno». Così inquietante è la forza del male, che alcune dottrine religiose hanno immaginato l’esistenza di un dio malvagio, indipendente e concorrenziale rispetto al Dio del bene. La Chiesa rifiuta questo modo di vedere. Tuttavia non minimizza il mistero del male, riducendolo alle deficienze della natura o alla colpa dell’uomo, ma vi scorge «un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore»
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EPILOGO: Ap 22, 1-5
In mezzo alla piazza della città (Santa), e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni.
3E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;
4vedranno il suo volto
e porteranno il suo nome sulla fronte.
5Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli
Nota biografica del relatore a cura della redazione:
Don Cristian Meriggi nasce nel 1970 a Scandicci (FI). Entra nel Seminario Minore di Firenze il 4 ottobre del 1988. Frequenta l’istituto magistrale diplomandosi nel luglio del 1992. A settembre dello stesso anno entra nel seminario Arcivescovile Maggiore Fiorentino dove frequenta il quinquennio teologico all'attuale Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Il 7 giugno del 1998, per le mani dell’allora Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Silvano Piovanelli, viene ordinato, per grazia di Dio, sacerdote. Dopo due mesi di ministero, il 2 settembre, viene nominato vice parroco della Parrocchia di San Tommaso Apostolo a Certaldo. Nei primi anni di sacerdozio è stato assistente del settore giovani di Azione Cattolica e vice assistente del Centro Diocesano Giovani.
Attualmente è parroco nella chiesa di San Frediano in Cestello – via del Cestello, 4 – a Firenze.
Ha pubblicato, con le edizioni Segno, il libro “L'altra faccia dell'occulto” e “Maria, Madre di Dio, protezione nella lotta contro il male”. Ha pubblicato, inoltre con le edizioni Aleph, “Dalle tenebre alla luce”.
È membro dell’AIE (Associazione Internazionale Esorcisti).
È uno dei quattro Sacerdoti autorizzati a compiere esorcismi nella diocesi di Firenze. Gli altri sono: don Francesco Bazzoffi, can. Luigi Oropallo e don Renzo Ventisette.
Per poter avere un incontro con l'esorcista, occorre innanzitutto sottoporsi ad un colloquio, detto di "ascolto previo". Solo in seguito a tale colloquio sarà possibile recarsi dall'esorcista.
L'ascolto previo sarà fatto solo da uno dei seguenti sacerdoti incaricati:
- Alessandrini p. Gabriele - Servi di Maria - Via Cesare Battisti, 6 - 50122 Firenze - tel. 055 266181
- Silicani p. Gualtiero - Chiesa di S. Giovannino degli Scolopi - Piazza S. Lorenzo, 6 - 50123 Firenze - tel. 055 284360
- Padre Cesarino Cinelli, francescano - Chiesa di san Salvatore a Monte (sopra il piazzale Michelangiolo) - Via di S. Salvatore al Monte, 9 - 50125 Firenze (FI) - tel. 055 2001882