Spazio disponibile per eventuali testimonianze dei benefici ricevuti da padre Alfredo.
La testimonianza potrà essere inviata per mail a [email protected] ovvero usando il modulo nella sezione contatti.
N.B.: Le testimonianze dovranno pervenirmi con nome e cognome di chi le invia; se in rappresentanza di un gruppo indicare i nomi dei componenti il gruppo. I riferimenti potrebbero essere utili nella causa di canonizzazione. È sufficiente chiedere e noi NON pubblichiamo identità di persone: ad esempio indicheremo "Lettera firmata".
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Lucca, 24 Agosto 2012 - Dai "figli spirituali" di p. Alfredo
24 Luglio 2012, nascita al cielo di P. Alfredo Pallotta
Carissimo Padre Alfredo,
ci perdoni se il nostro grazie. le arriva a distanza di un mese dalla sua nascita al cielo. Purtroppo noi suoi figli spirituali, eravamo rimasti tutti attoniti, sconvolti, smarriti, dalla triste notizia, perché avevamo perso la nostra guida, il nostro appoggio, il nostro conforto, il nostro carissimo padre.
Grazie caro Padre, grazie per tutte le volte che è sempre stato presente per ognuno di noi, grazie per i santi consigli che ci ha dato, per le sante parole che ci ha detto, che noi porteremo ben custodite nei nostri cuori, grazie per i suoi abbracci, pieni di tenerezza, di calore, che ci rinfrancavano l’anima e ci riempivano di tanta pace .... Grazie perché ogni volta che abbiamo avuto bisogno di lei, il cellulare non ha mai suonato invano, non c’è stata una sola volta che non ci abbia risposto, anche quando aveva problemi di salute, anche quando riusciva a mala pena a parlare, ma la sua benedizione non ci è mai mancata ...
Grazie, per le volte che, quando venivamo a trovarla qui a Firenze, ci ha sempre accolti, con un sorriso sulle labbra e con un grande abbraccio, Il suo, era veramente l’amore di un vero padre, un padre che ama i suoi figli, che tiene a loro, e che gioisce ogni qualvolta che può incontrarli....e noi sentivamo che il nostro affetto era straricambiato da lei ...e nonostante che_ siamo certissimi che adesso ci guiderà dal cielo, non ci vergogniamo a dire quanto ci manca la sua presenza,la sua parola, il suo umorismo, la sua benedizione, il suo abbraccio, il suo amore...
Queste le tre sante parole: perdono, silenzio e preghiera, che lei non mancava mai di ricordarci. Cercheremo di farne tesoro. per la nostra salvezza, in modo da poterla così un giorno rincontrare...
Lei, è stato per noi, un grande maestro di saggezza, di umiltà, di amore ...
Noi suoi figli spirituali, non ci stancheremo mai di ringraziare il Signore, per averla messa sul nostro cammino, per aver incorporato nel Suo disegno, Lucca il Santuario di Santa Gemma, dove lei è rimasto per tanti anni e dove noi abbiamo avuto l’onore e la grazia di incontrarla. Incontrando lei caro padre, abbiamo conosciuto il vero Amore di Gesù, della Mamma Celeste, e di Santa Gemma, che lei padre ha amato con tutto il suo cuore...
Quante persone caro Padre, sono state guarite in quel piccolissimo Bunker, dove lei trascorreva la sua esistenza, e dove lavava con il Sangue di Gesù Cristo le nostre povere anime assetate e bisognose, di questo Sangue...
Padre, Lucca è stata gratificata della Sua Santa presenza, e oggi può essere orgogliosa di aggiungere alla lista dei Santi anche il Suo nome ... Perché. anche se non riuscissimo ad aprire il processo di canonizzazione, sappia caro Padre, che per noi è,. e sarà per sempre, il nostro grande Santo in cielo... Questa certezza ci darà la forza di proseguire il nostro cammino sulla terra, senza di lei, sicuri che ci guiderà, ci proteggerà, ci amerà dal cielo, come ci ha amato sulla terra .... Grazie Carissimo Padre! Grazie di cuore da tutti noi! Le vogliamo tantissimo bene ...
I tuoi figli spirituali
Arezzo, 20 ottobre 2012 -da Alberto P.
ALCUNI RICORDI DI PADRE ALFREDO
Ho conosciuto padre ALFREDO grazie a Paola, una sua figlia spirituale, che frequentava il convento di san Paolo della Croce della comunità dei padri passionisti a Tavarnuzze, Firenze, recandosi con il marito e i figli per ricevere, come tanti altri, una parola, una benedizione, un consiglio.
Io ho conosciuto Paola durante un pellegrinaggio a Medjugorje e fin da subito mi anticipò che p. Alfredo era un sacerdote esorcista: poterlo frequentare rappresentava sicuramente un aiuto per progredire nel cammino spirituale.
Voglio ancora premettere che, come consigliatomi da un altro padre passionista, ho deciso di soffermarmi, in questa testimonianza, solo sull'aspetto spirituale di quest'uomo speciale, senza addentrarmi in cose che ritengo di origine soprannaturale e che Lui raccontava –evidentemente per un esorcista è normale farlo– con una semplicità e naturalezza unica.
Tutti saranno sempre concordi con me nel dire che p. ALFREDO è stato come un padre per tutti e specialmente per quelli, come me, provenienti da una esperienza "mondana" che come ben sappiamo lascia notevoli cicatrici, a poco a poco cancellate dalle confessioni e dai colloqui che si facevano con Lui. Non mancava mai quella parola che aveva il potere di ristabilire l'equilibrio spirituale: con la sua serenità, ma anche dolce e ferma correzione, riusciva ad eliminare lo scoraggiamento. Se dovessi descrivere in poche parole "I CARISMI" di colui che diventò il mio padre spirituale, metterei al primo posto il conforto che riusciva a dare, poi la serenità che trasmetteva, magari accompagnando i discorsi con qualche battuta umoristica, l'amore per la preghiera –specialmente per il santo rosario–, lo studio e la scrittura dei suoi libri di edificazione spirituale ed un ultimo e grandissimo dono cioè l'amore per la Madonna che come dicevo realizzava recitando varie corone al giorno.
Sulla preghiera appunto, il suo esempio è stato di stimolo per me (e credo di parlare anche per gli altri) per migliorare la mia spiritualità. Una volta parlando sempre del rosario, credo durante una confessione, il discorso volse sulla figura di padre PIO, che p. ALFREDO nelle sue benedizioni ed esorcismi invocava frequentemente e sulla cui vita ho letto alcuni Iibri. Gli feci allora una domanda un po' curiosa sul numero dei rosari che recitava durante il giorno, collegandomi al fatto che il Santo di Pietrelcina ne recitava svariati (si dice 50): p. Alfredo mi disse un numero, riferito a certi periodi di maggiore salute, che non gli andava lontano. Questo lo dico non per fare il paragone con il santo del Gargano, né per enfatizzare sui numeri, ma perché questo modo incessante (come dice san Paolo) di pregare è, secondo me, la realizzazione della preghiera del cuore, una grazia concessa a lui che ne ha fatto strumento potente di intercessione.
Va ricordata la sua raccolta di enunciati dei vari santi (sant'ALFONSO, santo CURATO D'ARS, etc.) sulla potenza del rosario –raccolta che distribuì qualche mese prima di morire– come conferma dell'efficacia di questa '"arma" (così la chiamava p. PIO) contro la potenza del maligno. È quantomeno scontato che un buon sacerdote debba essere un uomo di preghiera, ma lo deve essere molto di più un sacerdote esorcista, che come sappiamo il demonio cerca di ostacolare, screditare e isolare continuamente nell'esercizio del suo ministero.
Un'altro dono credo di avere visto in p. ALFREDO: l'ho visto piangere di un pianto che definirei "apprensivo" nei confronti delle anime che muoiono senza sacramenti, o lontane da Dio, per il quale lui come sacerdote autentico, ne sentiva sicuramente la paternità spirituale, e per le quali pregava il rosario eucaristico come ci ha testimoniato nei suoi scritti. Come si fa poi a non ricordare le battute, l'allegria, anche quando il suo stato di salute avrebbe di fatto rabbuiato molti?
Non so se la ricordo correttamente, ma un giorno mi racconta la barzelletta di quel monaco che si stava cucinando un uovo al tegamino sopra la lampada del Santissimo. Il superiore che lo pesca in fragranza gli dice: “ma che cosa stai facendo sciagurato!” E il monaco: “è stato il demonio che mi ha tentato!!” Allora il povero frate riceve una botta dietro la testa dal demonio che esclama: ”bugiardo!io a questo non ci avevo neanche pensato!!!”. Questa allegoria serve per far capire che spesso diamo false giustificazioni alle nostre azioni.
Allora capitava che prima della confessione gli dicevo: Padre per quello che ho pensato di male con questa testa durante la settimana ... e pensavo di sentire anche io uno "scapaccione" dietro la testa ... e si rideva insieme.
Spero che questi brevi ricordi aiutino a valorizzare la figura di p. ALFREDO che ringrazio per tutto e che sono sicuro intercede ancora dal cielo presso MARIA, la "mamma" di tutti noi.
ALBERTO P.
Arezzo 20-10-2012