L'immagine è una copia fedele del quadro del pittore Hyla posto nella cappella del Santuario di Lagiewniki, Cracovia, Polonia. Il quadro ha dimensioni 1,65 x 0,80 metri.
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Messaggio di mons. Jozef Bart, rettore del Santuario di Roma, inviato in occasione della benedizione e intronizzazione dell'immagine di Gesù misericordioso, nella chiesa di san Martino, via della Pace 33, a Campi Bisenzio (FI).
Carissimi fedeli della Chiesa di S Martino e quanti verranno all'intronizzazione dell'Immagine di Gesù Misericordioso, Gesù disse a S Faustina: "Ogni volta che parli della Mia Misericordia mi procuri una grande gioia."
In questa gioia di Cristo vorrei inserire il vostro evento sacro: la venerazione nella vostra Chiesa dell'Immagine di Gesù Misericordioso. Gioisce Dio quando vede il diffondersi della Sua Misericordia, ma la Venerazione è soprattutto una grande grazia per le anime. Infatti disse il Beato Giovanni Paolo II: "Di nulla ha bisogno l'uomo, quanto della Divina Misericordia."
Ognuno di voi, a cominciare dai sacerdoti, si prenda la grande responsabilità di portare questo messaggio negli ambienti ecclesiali come quelli della famiglia e del lavoro.
"La Divina Misericordia può – dice Papa Francesco – cambiare l'uomo e il mondo".
Da questo santuario della Divina Misericordia a Roma, istituito da Giovanni Paolo II, imploro per ognuno di voi, per il parroco Don Marco e per Don Dariusz, la grazia di un fecondo apostolato, affinché scendano su tutte le anime della vostra comunità – e in particolare sui giovani, sui malati e sui lontani – abbondanti frutti spirituali che scorrano per coloro che confidano nella Divina Misericordia.
Buona Festa Della Misericordia
Mons.Jozef Bart
Rettore del Santuario della Divina Misericordia
Centro di Spiritualità presso la Chiesa di S Spirito in Sassia - Roma
Cappellano di Sua Santità il Santo Padre Benedetto XVI
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Una testimonianza e un insegnamento
L'intronizzazione, il 6 aprile 2013 ai vespri – Festa della Divina Misericordia –, nella chiesa di San Martino a Campi Bisenzio (FI), del quadro copia dell'immagine della cappella del santuario della Divina Misericordia di Cracovia, è stato un evento che rimarrà per sempre nella memoria di chi ha partecipato e che, a mio avviso, andrà ricordato ogni anno nelle forme che si riterrà più opportune.
Esaminiamo gli elementi:
• Il quadro. Alto metri 1,70, induce timore quando ti trovi davanti e ti viene da inginocchiarti, Le persone che lo vedono dicono “bello”, ma le suore di Cracovia ci dicono “miracoloso”. È un quadro che parla ai cuori, non è muto!
• La chiesa di San Martino a Campi Bisenzio. Una piccola chiesa, ma con una grande storia. Sottoposta a vincoli della sopraintendenza è stato possibile inserire il nuovo quadro solo perché in soffitta si è trovato una cornice che in passato chiudeva una nicchia. Questa cornice, casualmente con la parte superiore tonda, era nelle proporzioni del quadro di Cracovia, obbligandoci nella scelta. La chiesa è già sede di adorazione eucaristica, una delle 8 sedi toscane e quindi ha un orario di apertura esteso. Questa sede è luogo di “Cammino di contemplazione” e di “Cammino di Misericordia”, con incontri settimanali serali nel corso di vari mesi. La chiesa è alla periferia di Firenze, ma è "centrale" alla vita della diocesi: una dimostrazione è la veglia il 3 aprile per i diaconi che sono stati poi ordinati il 7 (Festa della Divina Misericordia) in Duomo a Firenze. L'animazione della veglia è stata ad opera do mons. Stefano Manetti, rettore del Seminario fiorentino.
• Il popolo. La pieve di Santo Stefano stracolma, una processione inusuale come affluenza, un corteo che ciascuno può vedere coi propri occhi nel video (appena disponibile). Dopo la cerimonia, a cena, con i presenti ho scambiato qualche parola: in molti erano accorsi da tutto il territorio fiorentino, da Scandicci a Signa, da Malmantile a Poggio a Caiano, da Settignano a Campo di Marte. Quindi non solo persone di Campi. Ha preso concretezza, sabato 6 aprile 2013, un sogno di tanti, sepolto nella cassaforte dei desideri … “che giorno della settimana ci ritroviamo?” … la domanda più frequente.
• I sacerdoti. Don Marco Fagotti, il parroco che ha detto i sì più importanti e che ha fatto suo il progetto con serietà e determinazione. Don Dariusz (Derek) Jonski, il sacerdote polacco che anni fa era vice-parroco e che ha iniziato in questa parrocchia la Devozione. Padre Tomaso, carmelitano scalzo della comunità di Arcetri, che segue con pazienza e costanza la comunità che frequenta la chiesa di San Martino.
• Il rettore del Santuario della Divina Misericordia di Roma, mons. Jozef Bart. Fondamentale il suo messaggio perché ha dato forza e motivazioni. Il messaggio è stato distribuito a tutti i presenti in un santino commemorativo dell'evento. Questo messaggio richiama anche all'impegno a portare avanti in tutti gli ambienti la Misericordia di Dio come realtà trasformante. In Italia, il rettore del Santuario di Roma è, a mio avviso, la persona di riferimento per chiunque segua questa specifica spiritualità, ovviamente in accordo con i vescovi e con i parroci.
Semplice tirare un insegnamento per tutti: solo il popolo senza sacerdoti o i sacerdoti senza popolo non produce frutti fecondi. Senza questa unità di preghiera del popolo con i pastori che sono preposti a guidarlo, le cose non funzionano e sono destinate ad appassirsi e col tempo a spengersi.
Non ci rimane che ringraziare il Signore per tutti gli intrecci di situazioni che crea e per tutte le meraviglie della nostra vita. Grazie Signore!
Gesù, confido in Te!!! Franco