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Santa Faustina ebbe, dal suo confessore, il comando di scrivere, giorno per giorno, il diario della propria vita. Nel Diario narra con semplicità, ma con grande semplicità spirituale, le grazie mistiche che Dio le ha concesso e la missione che Dio le ha affidato, che è quella di far conoscere la Sua infinita Misericordia a tutti gli uomini e specialmente ai peccatori.

Vogliamo, sfogliando il Diario qua e là, riproporre i suoi pensieri, per renderceli più familiari in modo che piano piano diventino un po' anche i nostri.

Non è vero forse che Dio ci "visita" in continuo battendo ad una porta che difficilmente apriamo: quella del cuore! Se aprissimo, accogliendolo, tutto diventerebbe più semplice ... e con lui dentro le nostre ansie e le nostre paure cesserebbero! ... proprio come dice santa Faustina ...

 

(D 455) Quando mi colpisce qualche sofferenza, ora non mi procura più amarezza, né le grandi consolazioni mi esaltano; si sono impadronite di me la serenità e l'equilibrio dello spirito, che deriva dalla conoscenza della verità. Che m'importa vivere circondata da cuori ostili, quando ho la pienezza della felicità nella mia anima? Oppure a cosa può giovarmi il favore del cuore degli altri, se non posseggo nel mio intimo Iddio? Quando ho Dio nel mio intimo, chi potrà in qualche modo danneggiarmi? 

 

 

(D 27.5.37) Durante la preghiera ho udito queste parole: «Figlia Mia, il tuo cuore si riempia di gioia. Io, il Signore, sono con te. Non aver paura di nulla sei nel Mio Cuore». ... Il Signore ha versato nella mia anima una pace così profonda, che nulla ormai può turbarmela. Nonostante tutto quello che avviene attorno a me, non perdo per questo la tranquillità nemmeno per un istante. Anche se crollasse il mondo intero, pure questo non sarebbe in grado di turbare la profondità del mio raccoglimento interiore, nel quale riposa Dio. Tutti gli avvenimenti e le cose più svariate che avvengono, sono sotto i Suoi piedi. ... Sento che sono grande quando sono unita a Dio. Quale felicità avere la consapevolezza che Dio è nel proprio cuore e vivere in stretta intimità con Lui. ... La grandezza di Dio inonda la mia anima e annego in Lui e scompaio e mi perdo in Lui, sciogliendomi in Lui... 

 

 

 

Quando soffriamo molto abbiamo una grande opportunità di mostrare a Dio che L'amiamo, mentre quando soffriamo poco, abbiamo poca possibilità di mostrare a Dio il nostro amore, e quando non soffriamo affatto, il nostro amore non è né grande né puro. Con la grazia di Dio possiamo giungere al punto che la sofferenza si travesta per noi in delizia, poiché l'amore riesce ad operare simili cose nelle anime pure (Diario, 303).

 

 

Quando entrai un momento in cappella, Gesù mi disse: «Figlia Mia, aiutaMi a salvare un peccatore in agonia; recita per lui la coroncina che ti ho insegnato». Quando cominciai a recitare la coroncina, vidi quel moribondo fra atroci tormenti e lotte. Era difeso dall'angelo custode, il quale però era come impotente di fronte alla grande miseria di quell'anima. Una moltitudine di demoni stava in attesa di quell'anima, ma mentre recitavo la coroncina vidi Gesù nell'aspetto in cui è dipinto nell'immagine. I raggi che uscirono dal Cuore di Gesù avvolsero il malato e le potenze delle tenebre fuggirono provocando scompiglio. Il malato spirò serenamente. Quando rientrai in me compresi che questa coroncina è importante accanto ai moribondi, essa placa l'ira di Dio.(Diario 1565)

 

In preparazione ...